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Un giorno di ordinaria follia tra le sgrinfie del sistema sanitario della Regione Lombardia   8 comments

ospedale2Ragazzi!!! Martedì è stata una giornata infernale!!

L’ho trascorsa tutto il giorno all’Ospedale Policlinico dove ho accompagnato mio padre a fare un piccolo intervento in day hospital che poi si è trasformato in una cosa che poteva finire davvero male.

Mi sto riprendendo a fatica dall’esperienza e, anche se man mano che il tempo passava il post si componeva magicamente nella mia mente (mannaggia, non avevo niente per scrivere, grr),  non credo che riuscirò a scriverne ora.

Però uno spazio per una piccola considerazione c’è.

Innanzitutto per l’Ospedale Policlinico di Milano che è famoso per ospitare reparti di cura specializzati all’avanguardia nel mondo in una struttura da paese sottosviluppato. Visto da fuori è veramente spaventoso, caotico e molto sporco e anche l’interno di alcuni di questi reparti ricorda gli ospedali dell’inizio del secolo con quelle camerate da 20 o 30 letti con un solo bagno in comune. E pensare che è uno dei fiori all’occhiello del Sistema Sanitario della Regione Lombardia, regione che si picca di essere un esempio per il resto di Italia e addirittura del Mondo.

Purtroppo non tutti i reparti sono di ottimo livello, ci sono anche reparti di macellai (senza offesa per la categoria) come quello in cui siamo capitati noi. Ma non volevo parlare neanche di questo.

Voglio invece parlare dell’organizzazione di stampo medioevale della sanità lombarda e dei nostri ospedali, organizzazione – sia ben chiaro – della quale non hanno alcuna colpa gli operatori sanitari che anzi fanno quello che possono. La colpa non è loro se nonostante tutti i soldi che la Regione spende per l’informatizzazione (appaltata ad una società esterna), loro non hanno neanche un computer funzionante a disposizione.

Così anche la procedura di accettazione e di anamnesi del paziente diventa una impresa infinita a causa dei 7 moduli (dico 7) tutti uguali che devono essere compilati tutti a mano dal medico. Questa cosa è pazzesca: possibile che non si possa mettere in rete l’anamnesi di un paziente intesa come anagrafica, numero di ricoveri nelle struttura sanitarie statali della regione (non dico nella clinica privata Maria Immacolata del eccetera eccetera, intendo negli ospedali Fatebenefratelli e Niguarda), periodo, motivo del ricovero ecc? Invece no, questi dati non sono scambiabili neanche tra reparto e reparto dello stesso ospedale!!!

E così, se si ha la sfortuna di incappare in uno sveglione come il dott. Salamella, può capitare di perdere due ore nella seguente conversazione (giuro, è tutto vero):

(…)dott. Salamella: quanti figli ha?

noi: 2, due figlie femmine

dott. Salamella: bene, e quanti maschi? (…)

dott. Salamella: quanti fratelli di sesso maschile ha?

noi: nessuno, è figlio unico

dott. Salamella: ah bene, figlio unico. Quante sorelle ha?

noi: nessuna, le abbiamo detto che è figlio unico.

dott. Salamella: ah certo….quanti dei suoi fratelli sono ancora in vita? (…)

e così via chiedendo quanti tra fratelli e sorelle hanno sofferto della sua stessa patologia e via dicendo…sembrava di essere in una barzelletta dei Carabinieri…e questa è stata la parte divertente della giornata….

Pubblicato 19 marzo 2009 da euclide in Di tutto un po', Mondo malato, Politica, Vita in famiglia

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